Recentemente Tektronix ha presentato la versione aggiornata dei suoi oscilloscopi a segnali misti MSO Serie 5.

Ne abbiamo parlato con Lee Morgan, Senior Technical Marketing Manager EMEA della multinazionale americana.

Cosa vi ha spinto a rinnovare la vostra famiglia di oscilloscopi Serie 5?

L’oscilloscopio MSO Serie 5, che avevano lanciato nel 2017, si è rivelato uno dei prodotti di maggior successo nella storia di Tektronix. Tuttavia, noi adottiamo sistematicamente un approccio basato sul miglioramento continuo dei nostri prodotti, continuando ad ascoltare i nostri clienti e ad osservare l’evoluzione tecnologica che introduce sempre nuove bisogni. Pertanto, con i nuovi strumenti ‘B Series’ potenziamo ulteriormente le capacità di questo strumento introducendo importanti migliorie che ne rafforzano la competitività.

Cosa vi hanno chiesto di migliorare i clienti?

Una delle richieste era l’aggiunta di un ingresso ausiliario per non impegnare un canale di misura quando vi è la necessità di utilizzare un trigger esterno. Un’altra miglioria importante è stato il raddoppio della banda del generatore di segnali e forma d’onda arbitrarie, che abbiamo portato a 100 MHz, una caratteristica che permette di effettuare test stimolo/risposta anche con fronti d’onda più rapidi. Approfittando del progresso tecnico di questi anni nel settore dei display, abbiamo poi integrato negli oscilloscopi della nuova serie un touch screen ancora più brillante e utilizzabile molto comodamente in qualunque condizione di illuminazione ambientale.

Quali altre nuove funzioni sono state introdotte?

Avendo integrato una CPU più potente ora gli strumenti della nuova serie possono supportare meglio anche tutti gli applicativi software, compresi quelli più sofisticati che introdurremo in futuro per far fronte all’evoluzione tecnologica dei progetti dei nostri clienti. Inoltre, una novità importante riguarda il sistema di archiviazione. Già nei modelli originari era possibile scegliere tra un sistema operativo Linux e Windows, ma utilizzando un comune hard disk. Ora siamo passati alla memoria di massa allo stato solido, con un vantaggio importantissimo per la sicurezza e la protezione dei dati. L’intero sistema operativo e i dati dell’utente vengono salvati su un SSD rimovibile, che può essere estratto per garantire la massima riservatezza e la protezione degli attacchi informatici, un aspetto molto oggi sentito da tutti i nostri clienti, e non solo quelli che lavorano nel settore della difesa.

Qual è la caratteristica distintiva di questi oscilloscopi?

È una combinazione di fattori. Noi in Tektronix vediamo gli oscilloscopi come un intero sistema e non come singolo prodotto. Ad esempio, negli strumenti di questa famiglia abbiamo i nostri ASIC proprietari che garantiscono le eccellenti prestazioni di base di misura, mentre il software da noi sviluppato offre l’interfaccia utente di cui i nostri clienti si sono innamorati. Ma ancora non basta. Tektronix è una delle poche azienda che sviluppa e produce le proprie sonde ed infatti è l’unica a poter offrire sonde passive da 1 GHz, che i clienti ottengono gratuitamente quando acquistano un modello con canali di tale larghezza di banda.

Per quali applicazioni li consigliate?

Il mercato cardine è quello della progettazione dei sistemi elettronici embedded, che abbraccia tantissime applicazioni di vario genere, dove tipicamente serve effettuare misure su vari domini: segnali analogici, segnali digitali e segnali RF. Non dimentichiamo che questa famiglia di oscilloscopi permette di osservare il segnale acquisito con potenti funzioni di analisi dello spettro. Un settore che apprezza molto questi oscilloscopi è certamente quello dell’automobile, anche per la capacità di effettuare analisi sui sistemi elettronici di potenza sfruttando fino a 8 canali di ingresso e i pacchetti software dedicati che permettono di collegare le variabili meccaniche con quelle elettriche.

Come vengono commercializzate le opzioni software?

Il software per le misure viene aggiornato ogni tre mesi ed è disponibile gratuitamente per tutti i nostri clienti. Ad esempio, questa serie di oscilloscopi ha già goduto di ben 17 aggiornamenti da quando è stata introdotta sul mercato, ed ogni volta è stata aggiunta qualche nuova funzione di misura. Offriamo poi tante opzioni, che possono essere combinate con dei ‘bundle’ dedicati ad applicazioni specifiche che sono molto convenienti, ad esempio per i bus seriali generici, per i bus del mondo difesa/aerospace, per il settore automotive e così via. Inoltre, tali opzioni software possono anche essere attivate ad un prezzo superconveniente solo per un periodo di tempo, ad esempio un anno, per affrontare progetti o necessità specifiche saltuarie.

A proposito di software e interfacce utente, spariranno tasti e manopole e favore del ‘tutto touch’?

Non credo a breve termine. La modalità di interazione preferita con gli oscilloscopi è ancora molto personale. Alcuni clienti preferiscono il mouse, molto preciso e che non lascia ditate, altri proferiscono il touch screen, molto comodo e naturale nell’era degli smartphone, altri ancora non possono rinunciare a tasti e manopole. Vedremo come evolveranno le preferenze dei clienti, ma personalmente immagino che tasti e manopole spariranno per primi sugli strumenti entry-level a basso costo.