Mentre anche in Italia prosegue a pieno ritmo il passaggio alla televisione digitale terrestre, le aziende del settore sono in piena attività per sviluppare la generazione successiva del sistema di trasmissione, nota come DVB-T2, le cui sperimentazioni pratiche sono state già avviate anche in Italia.
Il nuovo sistema permetterà di ampliare la capacità di diffusione dei programmi indicativamente dal 30% al 50% rispetto a quando oggi possibile con il sistema DVB-T, dando la possibilità per esempio di trasmettere su un unico multiplex quattro canali televisivi ad alta definizione.
Tra le aziende in prima linea nella fornitura di soluzioni di misura per il sistema DVB-T2 vi è Rohde & Schwarz, che ha già aggiornato alcuni dei suoi strumenti esistenti per supportare il nuovo standard.
Per esempio, il generatore di segnali SFU con l'opzione K16 permette di gestire i nuovi formati di modulazione previsti: come QAM a 256 livelli o le costellazioni ruotate)
Anche l'analizzatore ETL, che unisce le funzionalità di analizzatore televisivo, analizzatore di spettro e analizzatore di flussi MPEG, è stato aggiornato per supportare i nuovi formati di emissione previsti nello standard DVB-T2.