Boonton (azienda ora parte di Wireless Telecom Group) ha presentato l'analizzatore di precisione PIM 31 per misurare le intermodulazioni introdotte dai componenti e dalle connessioni dei sistemi a radiofrequenza.
L'intermodulazione passiva è un fenomeno indesiderato causato dalla non linearità dei componenti passivi che un segnale RF incontra lungo il suo percorso e che preduce un effetto di miscelazione del segnale quando sono presenti due o più segnali che interagiscono tra loro.
Tutti i componenti passivi creano segnali non desiderati che sono il prodotto dell'intermodulazione e le migliori prestazioni in ricezione e trasmissione si ottengono solo quando tali segnali non desiderati rimangono a livelli minimi.
In pratica, il risultato dell'intermodulazione e la nascita di segnali a frequenze al di fuori della banda utile che possono causare seri problemi alle prestazioni del sistema.
Lo strumento PIM 31 di Boonton genera due segnali RF ciascuno da 25 W.
La norma IEC62037 che tratta l'intermodulazione suggerisci l'utilizzo di due segnali da 20 W, ma la potenza in ecesso offerta dall'analizzatore PIM 31 permette di compensare facilmente le perdite dovute all'attenuazione dei collegamenti, un fattore molto importante per misurare il comportamento reale di sistemi completi, come le stazioni radio base.
L'accuratezza e la grande sensibilità ( –175 dBc @ 2x43 dBm) dello strumento PIM 31 permette di utilizzarlo in molte applicazioni, che vanno dalla prove su singoli componenti alla valutazione di infrastrutture a radiofrequenza complete.