L’oscilloscopio Rohde & Schwarz MXO 4 è stato a recentemente potenziato trame un upgrade significativo al suo già ampio parco di applicazioni con il rilascio del nuovo firmware 2.6.
Questo aggiornamento introduce molte importanti novità, tra cui la decodifica NRZ (Not-Return-to-Zero) e l’analisi di base del jitter.
Queste migliorie permettono all’oscilloscopio MXO 4 di aumentare le sue capacità, rendendolo uno strumento indispensabile per tecnici e progettisti di vari campi, tra cui quello delle telecomunicazioni, quello automotive o quello dell’elettronica di consumo.
Una delle novità principali del nuovo firmware è l’aggiunta della decodifica NRZ, contenuta nel pacchetto opzionale MXO4-K510.
L’NRZ è uno degli schemi di codifica più diffusi nei sistemi di comunicazione digitale, dove il dato binario è rappresentato da due distinti livelli di tensione (alto, basso), senza mai tornare ad un livello intermedio tra due bit (idle).
Decodifica di un bus digitale con codifica NRZ (Not Return to Zero)
Questa tecnica di codifica è presente in molti standard di comunicazione commerciale, tra cui il 10BASE-T, lo standard per reti Ethernet che supporta data rates di 10 Mbps su cablaggi twisted-pair (tipicamente di Categoria 3 o superiore), oppure lo standard MVB (Multifunctional Vehicle Bus).
Il bus MVB è riconosciuto dall’ETCS (European Train Control System) ed è utilizzato in ambito ferroviario per la trasmissione dei dati a bordo treno, in particolare per il controllo e il monitoraggio del sistema frenante, per il controllo trazione o per la gestione del sistema di informazione ai passeggeri.
L’interfaccia utente, facile ed intuitiva dell’oscilloscopio MXO 4, permette di “istruire” l’oscilloscopio attraverso la descrizione della struttura del frame e consente di decodificare e impostare il trigger su condizioni e dati trasmessi sul bus con una elevata velocità.
Un’altra funzione importante introdotta con il firmware 2.6 riguarda le misure di base del jitter.
Il jitter, un parametro che descrive la deviazione temporale di un segnale dal suo valore nominale, può portare alla trasmissione errata di dati o al completo fallimento della comunicazione.
Analisi automatica dei parametri del jitter per valutare la qualità di un segnale digitale
L’oscilloscopio MXO4 permette di misurare e analizzare i parametri principali del jitter in modo semplice ma efficace.
Tra questi troviamo il Time Interval Error (TIE), che quantifica la differenza, in termini di tempo, tra l’effettivo avvenimento di un segnale rispetto al suo accadimento ideale. Ad esempio, per un segnale di clock, il TIE determina la differenza temporale tra i fronti di salita/discesa ideali ed il loro effettivo avvenimento.
Il TIE è quindi un parametro critico per discernere la qualità di un segnale digitale, in quanto mette in evidenza qualsiasi deviazione che può impattare l’integrità del segnale.
Per poter effettuare l’analisi di questo parametro è fondamentale sincronizzarsi con il segnale. Ciò è reso possibile grazie ad un algoritmo software di Clock and Data Recovery (CDR) capace di estrarre un segnale di clock “virtuale” dallo stream di dati e misurare il TIE con maggiore accuratezza.