Il nuovo multiplexer M8061A di Agilent Technologies con funzionalità opzionale di deenfasi è un accessorio importante per facilitare la caratterizzazione e il collaudo di linee e bus di comunicazione ad altissima velocità tipicamente utilizzate all'interno di server, sistemi di archiviazione dati e apparati di telecomunicazione.

Aggiungendo il nuovo multiplexer all tester del tasso di errore sul bit J-BERT N4903B di Agilent, è possibile elevare la frequenza di trasmissione degli impulsi di stimolo fino a 28,4 Gb/s.

Si tratta di velocità che sono richieste dalle linee e interfacce di comunicazione di nuova generazione, dove le velocità di trasmissione fisiche tipiche sono dell'ordine dei 25 Gb/s in formato NRZ (non-return-to-zero) su ciascuna delle linee dati, che spesso vengono poi accorpate in più corsie parallele secondo le specifiche dei vari standard, quali IEEE 802.3 100-Gb Ethernet, CFP2, OIF CEI e 32-G Fibre Channel.

La caratterizzazione dei ricevitori a 25 Gb/s impone di superare sfide impegnative, in quanto i margini di tolleranza a disposizione dei progettisti stanno diventanto estremamente ridotti. Di conseguenza, per effettuare prove ripetibili e accurate, anche la strumentazione di misura deve necessariamente essere estremamente precisa.

Inoltre, la maggior parte delle interfacce elettriche a 25 Gb/s utilizza trasmettori e ricevitori con circuiti di preenfasi e deenfasi con filtri multipresa (multitap) per compensare le degradazione del segnale lungo il suo percorso nel canale.

Pertanto, per collaudare il ricevitore è necessario verificare con il rilevatore di errori possa identificare correttamente i bit ricevuti anche nelle peggiori condizioni di segnale ammesse. Lo stress al quale viene sottoposto il circuito di ricezione può essere emulato durante le prove tramite un generatore di pattern capace di inserire in modo preciso e controllato vari livelli di jitter e interferenze.

Il multiplexer Agilent M8061A da 28,4 Gb/s è stato realizzato con la possibilità di inserire un circuito di deenfasi a 8 prese, che permette di emulare i circuiti di deenfasi usati nei trasmettitori onde riuscire a verificare il corretto comportamento del ricevitore nella condizioni di utilizzo il più realistiche possibile, compensando anche le perdite dovute ai circuiti di prova.

L'integrazione del circuito di deenfasi direttamente all'interno del multiplexer evita di dover complicare la configurazione del banco di collaudo con divisori di potenza e connettori supplementari, che potrebbero causare sbilanciamenti e ulteriore degrado del segnale.

Il multiplexer M8061A aggiunto ad uno strumento J-BERT permette di collaudare qualunque bus con velocità di picco fino a 28 Gb/s per linea, quali ad esempio le interfacce PCIe, USB, SATA, QPI, Hypertransport, Thunderbolt, DisplayPort, SD UHS-II, MIPI M-PHY, 10-Gb Ethernet, 100-Gb Ethernet, SFP+ e CFP2.