Sempre più spesso ci si trova di fronte a progetti che integrano una sezione a radiofrequenza, una sezione digitale e una sezione analogica e diventa comodo poter studiare le interazione tra i vari domini.

Una soluzione diventate finalmente pratica è usare un moderno oscilloscopio dotato di funzionalità per l'analisi spettrale tramite FFT che sappia anche correlare temporalmente le rappresentazioni nel dominio delle frequenza con gli eventi rilevati sui segnali analogici o digitali.

Le funzioni di analisi integrate tra dominio del tempo e della frequenza non sono più solo appannaggio degli oscilloscopi più costosi di fascia alta, ma sono sempre più diffuse anche tra quelli di fascia media, che garantiscono prestazioni sorprendenti.

Una recente soluzione di questo genere è stata introdotta da Rohde & Schwarz con la nuova opzione R&S RTM-K18 per la sua famiglia di oscilloscopi RTM, che recentemente è stata estesa anche con modelli da 1 GHz, che si affiancano ai precedenti da 200 MHz, 350 MHz e 500 MHz.

Si tratta di un pacchetto software capace di interagire in modo estremamente con l'hardware dedicato all'analisi spettrale integrato all'interno di questa famiglia di oscilloscopi.

Installando l'opzione R&S RTM-K18, è possibile effettuare le normali acquisizioni nel dominio del tempo tipiche di un oscilloscopi e contemporaneamente analizzare lo spettro, i segnali logici e i protocolli seriali, per esaminare le interazioni tra di essi all'interno del sistema, ad esempio con l'aiuto di spettrogrammi visualizzati insieme alle forma d'onda e all'analisi spettrale.

Le analisi nel dominio del tempo e della frequenza possono essere configurate in modo totalmente indipendente l'una dall'altra grazie alla struttura interna dell'oscilloscopio RTM che prevede due cammini separati per le analisi nei due domini, dando la possibilità di ottimizzare le impostazioni dello strumento per ciascuno dei due domini di misura.

Così come in un analizzatore di spettro, è possibile impostare rapidamente frequenza centrale e risoluzione in frequenza (resolution bandwidth) secondo le specifiche necessità di analisi.

L'hardware interno dedicato alla conversione di frequenza tramite tecniche digitali (DDC, digital downconverter) ricava rapidamente le componenti spettrali rilevanti per l'analisi.

I segnali nel dominio della frequenza possono essere visualizzati nella classiche modalità di un analizzatore di spettro (normale, max hold, media etc.) e possono essere catalogati dall'oscilloscopio in modo automatico per l'identificazione di picchi, oppure con la modalità spettrogramma, che sintetizza le variazioni del contenuto spettrale nel tempo facilitandone la correlazione con i segnali analogici e digitali.

Un'altra interessante caratteristica della nuova opzione R&S RTM-K18 è la sua compatibilità con l'opzione R&S RTM-K15 che abilita la memoria segmentata degli oscilloscopi RTM, così da ottimizzare l'utilizzo della memoria di acquisizione dando la possibilità di catturare solo gli intervalli di tempo in cui l'attività del segnale è significativa, eliminando le pause tra un'attività e l'altra.