Creatività e incoscienza. Fantasia e attenzione maniacale ai dettagli. Localismo e globalizzazione. Nell’ecosistema che ruota intorno a National Instruments abbiamo trovato di tutto.
Ecco alcune pillole raccolte durante tre giorni di NIWeek ad Austin e che non dimenticheremo.
La conferenza di apertura di oggi dedicata alle iniziative scolastiche a alla ricerca scientifica ha lasciato tutti a bocca aperta per la qualità dei progetti partecipanti al concorso per le scuole organizzato da National Instruments.
Non solo l’ingegno degli studenti ha spesso superato quelli di professori e genitori, ma gli studenti si sono proprio divertiti.
Le competizioni tra robot sono state tra le attività tra le più apprezzate. Lasciando spazio alla fantasia e alla passione, le scienze e l’ingegneria hanno dimostrato la capacità di aggregare e stimolare l’impegno per raggiungere un obiettivo: non è mica tutta matematica.
Meritatissimo primo premio della Student Design Competion agli studenti che hanno realizzato un riproduttore di immagini tridimensionali di una semplicità apparentamente sconvolgente. Forse è il caso di rimandare l’acquisto di un moderno televisore 3D da migliaia di euro.
Un oggetto nascosto in una scatola buia (con quattro normalissime webcam USB dentro) riappare magicamente ai nostri occhi in tre dimensioni all’interno di una piramide rovesciata di vetro.
Da dove provengono gli studenti? Facile, dalla Cina.
Chi è quel pazzo che insegue i tornado (trombe d’aria) nelle pianure americane per filmarle e misurarne i parametri fisici?
Tim Samaras pare sia anche famoso grazie alla TV (e si vede dalle apprezzabili doti sceniche), ma è veramante un appassionato del suo lavoro.
Grazie alle sue avventurose misure (a base di prodotti National Instruments) spera di aiutare gli scienziati a capire in anticipo dove e come si formano questi improvvisi quanto devastanti fenomeni atmosferici che in America causano centinaia di morti ogni anno.
Speriamo che ci riesca prima di essere spazzato via.
Riuscirà un tonno a pinna nera a inseguire i tonni a pinna gialla? Ci sta provando questo robot capace di muoversi autonomomante (per ora in piscina) per compiere la sua ‘missione’ senza essere intercettato.
Se lo pescate vuol dire che si è perso. Sappiate che è sponsorizzato dalla Marina Americana. Sembra un film di James Bond e invece è tutto vero e ben visibile. Chissà quello che ci viene tenuto nascosto...
Indovinate dove abbiamo scattato la foto qui a fianco:
Sorpresa, in nessuna delle tre. Sulle vetuste rotaie e traversine immortalate nella foto ci passa in realtà due volte all’ora il treno suburbano di Austin (Texas) che raggiunge il Centro Congressi dove si svolge NIWeek.
In compenso sul treno (di un’azienda svizzera) c’è l’aria condizionata (funzionante) e il Wi-Fi (gratis), il tutto a 1 dollaro per viaggio.
Anziché chiudere la stalla prima che i buoi siano scappati, meglio pensarci prima. Parole sagge e per fortuna oggi la tecnologia aiuta. Il controllo delle infrastrutture civili come ponti, viadotti ed edifici pare sia un un bel problema in America, figuriamoci in Europa.
Soluzione suggerita: reti di sensori wireless distribuiti sul territorio per lanciare l’allarme prima che sia troppo tardi.
Argomento tra i più gettonati della settimana: le smart grid. E chi ti sale sul palco a spiegarci come si fa? Un indiano (nel senso di residente in India), Jaswinder Singh.
Per la cronaca, in India vivono 400 milioni di persone senza accesso all'elettricità.
Se vorrete vendere del ghiacchio agli eschimesi, chiamatelo. Sicuramente vi renderà ricchi!
E’ probabilmente la grande professionalità ed educazione dei massimi dirigenti di National Instruments a impedir loro di manifestare lo spontaneo riflesso di ribrezzo e apprensione al solo sentir nominare l’espressione ‘open source’.
Il messaggio subliminale da noi percepito: “Arduino lo usiamo anche noi a casa come giocattolo. Ma per fare le cose serie, voi è meglio che compriate i nostri prodotti hardware e software che sono capaci di affrontare anche le sfide più complesse. Se proprio volete giocare, perchè non comprate i giochi intelligenti proposti da Lego che hanno LabVIEW incorporato. E se proprio siete degli studenti di scuole squattrinate, il LabVIEW ve lo regaliamo noi.”