Era il 1992 quando un gruppo di 12 persone osò rivoluzionare in Italia la distribuzione di componenti elettronici proponendo per la prima volta nel nostro paese un corposo (per l’epoca) catalogo.
Un catalogo destinato a rimanere a lungo sulle scrivanie dei progettisti (e degli uffici acquisti) e sul quale trovare tutto quanto possa servire allo sviluppo di un prototipo o alla realizzazione in piccola serie di progetti elettronici.
Altrettanto incredibile fu trovare scritto in chiaro e senza ambiguità il prezzo di ogni singolo prodotto e, soprattutto, la promessa di una consegna rapida a domicilio tramite corriere, addirittura gratis e senza un valore minimo dell’ordine richiesto.
A distanza di 20 vent’anni, i 12 originari dipendenti di RS Components in Italia sono diventati più di 250, (tra cui ci sono ancora tutti i primi dodici, a parte i pochi già in pensione) e contribuiscono a gestire oltre 350.000 ordini l’anno con un giro d’affari che supera i 70 milioni di euro.
I tre Country Manager che si sono succeduti in questi vent’anni di attività in Italia, Angelo Di Benedetto, Ermanno Maffé e Maurizio Candura hanno raccontato con grande passione la storia di questa avventura imprenditoriale in occasione di una grande festa per festeggiare la ricorrenza.
Nel 1997 il catalogo venne presentato anche nella versione su CD-Rom e nello anno fu aperto anche l’originario sito internet di RS Italia.
Oggi tramite via web viaggia intorno al 70% del business di RS Components, ma il catalogo cartaceo svolge ancora un ruolo fondamentale nalla strategia di marketing multicanale di RS Components.
Come testimonia Candura:
Nella nuova edizione del catalogo appena pubblicato RS, caratterizzato da un nuovo e chiaro design e da una migliore impaginazione, sono pubblicati oltre 80.000 prodotti selezionati tra i più venduti all’interno dell’intera gamma degli oltre 550.000 prodotti disponibili online.
A distanza di 20 anni, la sfida che anche in Italia potesse affermarsi un modello di business della distribuzione basato sul catalogo è certamente vinta, ma l’azienda punta a ben altri e impegnativi traguardi.
Promette Candura: