L’energia costa e non deve essere sprecata, neanche in laboratorio. Quando si effettuano prove di lunga durata con alimentatori programmabili AC/DC è opportuno scegliere modelli che abbiano una elevata efficienza, e che quando vengono usati come carichi elettronici possano rigenerare energia in rete invece di dissiparla in calore.
Questa raccomandazione è tanto più valida quanto più è elevata la potenza utilizzata. L’acquisto di un buon alimentatore ad alta efficienza da molte decine di kilowatt per prove continuative porta ad un risparmio annuo di molte migliaia di euro, e a minori costi per il condizionamento estivo dell’ambiente dove è installato.
Ad esempio, nel collaudo di sistemi inerziali o nella ciclatura di batterie o nel test di fuel cell diventa di fondamentale importanza recuperare l’energia immagazzinata o prodotta dal “carico” durante le fasi di rigenerazione verso la rete.
I nuovi convertitori Regatron della serie G5 possono svolgere molti compiti specializzati, dal test di drivetrain elettrici alla simulazione e ciclatura di batterie, dalla simulazione di campi fotovoltaici ai test dei sistemi di ricarica veloci per veicoli elettrici, e molte altre applicazioni.
Il sistema di alimentazione proposto dall'azienda svizzera, i cui prodotti sono commercializzati in italia da AXU, è di tipo modulare e può essere configurato con cassetti rack 19” singoli, oppure collegati in parallelo, o in serie, o a matrice mista serie/parallelo.
La potenza massima del sistema di alimentazione può arrivare a 2400 kW e a 3000 Vdc. Un solo armadio rack 19” su ruote può erogare fino a 162 kW, o anche più se in rack in postazione fissa a pavimento.
In alcuni applicazioni risulta utile combinare i recuperatori G5 con gli alimentatori bidirezionali, per ottenere un gruppo AC/DC bidirezionale asimmetrico, che può gestire per esempio 18 kW come alimentatore (source) e 36 kW come recuperatore (sink).
L'eccellente modularità permette al sistema con più cassetti di essere riconfigurato spezzandolo o ampliandolo anche ad anni di distanza, per adattarlo alle diverse esigenze di test, per ottenere per esempio una potenza in modalità “source” pari al 200% rispetto a quella in modalità “sink”.
Come si vede dal grafico dell’area operativa, un cassetto AC/DC da 54 kW può gestire per esempio fino a 324 A e fino a 500 V, oppure fino a 108 A a 1500 V.
L’ampio range delle tensioni di alimentazione trifase accettabili in ingresso parte da 360 V e raggiunge i 528 V, a 50 o a 60 Hz. Il fattore di potenza in ingresso è migliore di 0,99; l’accuratezza nell’erogazione della corrente è migliore dello 0,02% del fondo scala; la dinamica del controllo anche ad alti livelli di potenza permette di avere risposte nell’ordine dei 100 … 200 µs.
Tramite una moderna interfaccia utente grafica, si controlla facilmente il sistema di alimentazione.