I misuratori di induttanza della famiglia DPG sviluppati dall'azienda tedesca ed-K sono strumenti ideati per caratterizzare accuratamente i componenti magnetici, in particolare tutte le tipologie di induttanze che lavorano ad alta potenza, nei quali gli effetti della saturazione dei nuclei magnetici hanno importanti implicazioni.

Gli strumenti DPG utilizzano una particolare tecnica di misura per caratterizzare le induttanze, basata su un segnale di stimolo di tipo impulsivo.

Praticamente tutti gli induttori di potenza hanno caratteristiche di variabilità quando si avvicinano alle condizioni di saturazione. Tipicamente l'induttanza di un induttore di potenza tende a decrescere al crescere della corrente.

Il metodo di misurazione sviluppato da ed-K permette di caratterizzare accuratamente l'induttanza in funzione dell'intensità di corrente L(i), anche nelle condizioni di saturazione.

Il metodo utilizza una tensione impulsiva applicata all'induttore in prova, come accade tipicamente nel comportamento reale dei circuiti di potenza.

Di conseguenza, nell'induttore scorre una corrente la cui pendenza (di/dt) dipende dal valore dell'induttanza L(i). Quando la corrente raggiunge un valore limite impostato, la tensione impulsiva viene rimossa.

Con il metodo di misura utilizzato che prevede l'utilizzo di transistor IGBT per effettuare le commutazioni in modo rapido, oltre all'induttanza si possono misurare molti altri parametri caratteristici, tra cui l'induttanza incrementale e l'induttanza secante.

Gli strumenti della famiglia DPG10 di ed-K permettono di caratterizzare un'ampia gamma di induttori, adatti a intensità di corrente da <0,1 A fino a 10.000 A, quindi dai più piccoli in formato SMD ai più grandi utilizzati in ambito ferroviario o della generazione di energia elettrica.