I sensori plyon flex sviluppati dall'azienda bavarese Tacterion combinano i principi di rilevamento resistivo e capacitivo, consentendo di misurare la prossimità, il tatto e la forza con un unico strato di materiale flessibile.
Sono realizzati su un substrato di materiale estremamente flessibile che può essere integrato in superfici curve o fissato a pezzi che si piegano durante il loro funzionamento.
Questa nuova tecnologia abbina i vantaggi dell'elaborazione del segnale capacitivo e resistivo, rendendo possibile la realizzazione di una nuova generazioni di controlli e interazioni fisiche tra uomo e macchina.
La start-up tacterion è stata fondata nel 2015 come spin-off del Centro Aerospaziale Tedesco (DLR) per sviluppare e commercializzare l'esclusiva tecnologia dei sensori ora chiamiati plyon.
I sensori plyon possono essere piegati fino a un raggio di 1 cm, mantenendo un'eccellente integrità del segnale. A differenza di altri sensori flessibili, i sensori plyon mantengono l'intero campo di misura durante la flessione.
Grazie al suo spessore totale di soli 0,5-0,7 mm, il sensore plyon è super sottile ed è adatto ad ambienti di installazione difficili, ad esempio come alternativa a pulsanti o cursori meccanici.
Tacterion oltre ai sensori, offre anche soluzioni di rilevamento tattile end-to-end completamente integrate.