Alcune considerazioni sulla scelta dell'architettura più adatta dell'analizzatore di spettro per ridurre il tempo di caratterizzazione dei trasmettitori.
La misura delle deboli emissioni spurie generate dalle armoniche, dai parassitismi, dai prodotti di intermodulazione e dai prodotti di conversione di frequenza rappresenta l'operazione più tediosa che i progettisti devono affrontare durante la caratterizzazione dei trasmettitori ad alte prestazioni.
Al fine di ottenere un rapporto segnale/rumore (SNR) accettabile, il fondo di rumore termico deve essere almeno 10 dB al di sotto del livello delle emissioni spurie.
Il fondo di rumore è determinato dai circuiti dello strumento, dalla scelta della risoluzione in frequenza (resolution bandwidth, RBW) e dalla tecnica utilizzata per rivelare i segnali.
Tuttavia, la contropartita di un basso fondo di rumore è l'aumento significativo del tempo di misura ed una bassa frequenza di scansione. La scelta della risoluzione adeguata per il livello di spurie richiesto è dunque fondamentale per mantenere accettabile il tempo totale di misura.
Anche l'architettura dell'analizzatore di spettro influenza significativamente la velocità della misura. Questo articolo esplora gli aspetti di base come il fondo di rumore e compara i tradizionali analizzatori di spettro a scansione con i moderni analizzatori di spettro e di segnali a larga banda basati sulle elaborazioni digitali e la FFT.
Il fondo di rumore di un analizzatore di spettro è indicato dal parametro DANL (Displayed Average Noise Level), chiamato anche livello di rumore medio visualizzato, per una determinata risoluzione in frequenza (RBW). Un valore tipico per un analizzatore ad alte prestazioni è -155 dBm con risoluzione in frequenza di 1 Hz.
Per una generica misura delle spurie, la larghezza di banda del filtro che determina la risoluzione in frequenza, indicata solitamente con l'acronimo RBW, può essere regolata in modo da ridurre il fondo di rumore sotto le specifiche del test da effettuare.
Quando la risoluzione in frequenza non è specificata, può essere calcolata a partire dal massimo livello di rumore tollerabile.
Per correggere il fondo di rumore in base alla risoluzione in frequenza, si applica la seguente formula:
[Formula 1] dove:
DANL (RBW) | = Livello di rumore medio visualizzato per la risoluzione in frequenza (RBW) scelta |
DANL (1 Hz) | = Livello di rumore medio visualizzato con risoluzione in frequenza di 1 Hz |
RBW / Hz | = Risoluzione di frequenza selezionata |
Ad esempio, con una risoluzione in frequenza di 1 kHz il fondo di rumore medio visualizzato deve essere corretto di 30 dB.
Il numero limitato di punti di visualizzazione sullo schermo dell'analizzatore di spettro può divenire una fonte di errore quando si eseguono misure su ampi intervalli di frequenze con risoluzione stretta, come quella necessaria per le misure dei segnali spuri, in quanto l'informazione relativa ad ogni frequenza deve essere compressa nel numero di pixel disponibili nel display LCD dello strumento.
Gli analizzatori di spettro impiegano un insieme di funzioni di rivelazione per quantificare la potenza associata ad ogni punto in frequenza; tra le quali quelle maggiormente utilizzate vi sono il rivelatore di picco, a campione o RMS.
Poiché il rivelatore di picco cattura sempre il valore massimo, il suo fondo di rumore è molto maggiore rispetto al rivelatore a campione o RMS.
Dato che si può assumere che il rumore di fondo dell'analizzatore sia gaussiano, la massima differenza tra la potenza di picco e la potenza media, detta fattore di cresta (crest factor), è di 12 dB.
Anche questo dato va considerato quando si imposta la risoluzione in frequenza per ottenere un fondo di rumore inferiore alla specifica della misura da effettuare.