JTAG Technologies ha ampliato la sua gamma di controllori per sistemi di collaudo boundary-scan a standard IEEE 1149.1 con il nuovo modello DataBlaster JT 37x7/PXIe adatto ad essere inserito in un sistema di collauto automatico basato sul bus standard PCI o PCI Express.
Il nuovo controllore DataBlaster JT 37x7/PXIe può effettuare test continuativamente con frequenze di clock fino a 40 MHz sfruttando le tecnologia proprietaria ETT (Enhanced Throughput Technology) JTAG Technologies e il buffer di memoria flsh interno.
Agilent Technologies ha presentato la nuova serie di generatori di forme d'onda 33500B, che adottano una nuova tecnica brevettata per la generazione dei segnali chiamata "Trueform".
Si tratta di una metodologia che supera le limitazioni della classica sintesi digitale diretta (DDS) e che consente una riproduzione esatta delle forme d'onda definite punto-per-punto, ma senza incorrere negli elevati costi delle tipiche soluzioni di generazione con definizione della forma d'onda punto-per-punto e clock a velocità variabile (true arbitrary)
In occasione di NIWeek, National Instruments ha presentato LabVIEW 2012, la versione più recente del suo software per la progettazione grafica di sistemi.
Oltre ai numerosi aggiornamenti legati a funzionalità e prestazioni, la maggior parte delle novità di questa nuove edizione riguardano l'aiuto offerto per imparare più rapidamente il linguaggio LabVIEW, scrivere codice migliore e documentato e facilitare la fruizione dei programmi mediante dispositivi mobili.
Giornata finale di NIWeek dedicata al mondo della scuola e dell'università, con la celebrazione di tutto ciò che stimola i più giovani ad appassionarsi alla scienza e tecnica con entusiasmo.
Lapidario il commento di Ray Almgren, Vice President of Product Marketing for Core Platforms, durante il suo intervento che ha aperto la giornata:
Jeff Kodosky, il 'papà' di LabVIEW', ha ribadito oggi ad NIWeek la straordinaria capacita' della programmazione grafica di descrivere e affrontare efficacemente le problematiche parallele.
Osserva Kodosky: "Noi umani descriviamo naturalmente molti concetti in modo parallelo, tanto da non rendercene nemmeno conto: dagli schemi elettrici agli spartiti musicali, dai diagrammi di Gannt agli schemi tattici di una squadra di calcio. I linguaggi di programmazione classici sono invece tutti sequenziali, e per questo ci sembrano complicati e poco adatti alla risoluzione di problemi tecnici e scientifici intrenscamente paralleli.