Siamo sicuri che i servizi di taratura (che molti chiamano ‘calibrazione’ per l’assonanza col termine inglese ‘calibration’) siano tutto uguali? Dopotutto, una volta ottenuto il famigerato ‘certificato’, ci sentiamo con la coscienza a posto.
È un modo di pensare piuttosto diffuso ma, ahimè, anche pericoloso. Come a noi non basta un certificato medico per guarire, anche per i nostri strumenti non è detto che il solo certificato li riporti in salute come vorremmo, e dovremmo!
Attualmente l’elettronica è responsabile del 30% del costo totale di produzione di un’automobile. Percentuale, questa, destinata sicuramente ad aumentare in futuro. Contemporaneamente si è assistito all’incremento del contenuto di software all’interno dei veicoli, necessario per supportare i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS - Advanced Driver Assistance System) e le altre funzionalità presenti in un’autovettura.
Grazie alla disponibilità di microcontrollori multi-core destinati al mondo automotive, i costruttori di autoveicoli abbinano differenti moduli software in un’unica unità di controllo per risparmiare o ridurre i costi.
Una situazione di questo tipo, che prevede un aumento della componente software che gira su un numero sempre più ristretto di dispositivi hardware, può provocare l’insorgere di problemi relativi alla sicurezza complessiva a causa delle potenziali interferenze con il software „safety-critical“ il quale potrebbe subire ripercussioni negative.
Leggi tutto: Software per applicazioni automoblistiche e requisiti di sicurezza
La tendenza ad applicare le pratiche di sicurezza informatica ai sistemi di test risulta corretta per diverse ragioni, soprattutto con l'aumento di attacchi cibernetici che sfruttano i dispositivi di rete non monitorati.
Nessun CEO desidererebbe essere al posto del CEO di Target: i suoi POS sono stati compromessi da un attacco dovuto al riscaldamento e alla ventilazione dei controller nel sistema. Allo stesso modo, se dei dispositivi di test venissero attaccati attraverso sistemi informatici aziendali, nessun dirigente sarebbe in grado di digerire l'impatto economico dovuto all'enorme perdita di produzione.
La comprensione dell’origine del rumore nei sistemi a radiofrequenza diventa sempre più vitale al crescere dell’affollamento dello spettro radio e della complessità degli schemi di modulazione. Ridurre il rumore presente in un ricevitore televisivo satellitare può avere un impatto sulla qualità del segnale ricevuto comparabile con l’aumento del diametro dell’antenna parabolica, ma ad costo molto inferiore.
Questo articolo si concentra sulla misura del rumore prodotto dall’elettronica interna al sistema. Tipicamente tale rumore è di tipo termico, dovuto alle vibrazioni dei portatori di carica, e di tipo shot, dovuto alla natura discreta del flusso di carica.
Leggi tutto: Misurare la figura di rumore dei sistemi a radiofrequenza
Nel mondo reale, a chi ha un abbonamento di telefonia mobile non importa affatto del complesso mix di fattori alla base delle performance del proprio telefonino. Generalmente, quando all’utente si interrompe la comunicazione, o la velocità di download diviene molto bassa, o ancora la qualità della conversazione è scadente, si tende a dare la colpa all’operatore di rete.
La vera causa delle scarse prestazioni potrebbe però essere quello stesso telefonino, o la rete di backhaul – fattori, questi, tutti fuori dal diretto controllo dell’operatore. Per i clienti, questo però è irrilevante: pagano per un servizio di rete mobile e, se non lo ottengono, il service provider deve essere necessariamente responsabile.
Leggi tutto: Test dei terminali mobili: applicazioni e limitazioni di un simulatore di rete