Il GPS (Global Positioning System) era fino a non molto tempo fa l’unico sistema globale di navigazione satellitare operativo (GNSS, Global Navigation Satellite System) ed è tuttora impiegato universalmente per accedere ai servizi basati sulla geolocalizzazione (LBS, Location-Based Services).
Con il sistema di navigazione russo Glonass, che è diventato completamente operativo alla fine del 2011 e con la futura messa in orbita del cinese Compass e dell’europeo Galileo ci sarà un maggior interesse sulle capacità e sulle applicazioni di questi sistemi.
Continuiamo il nostro viaggio introduttivo ai sistemi di misura introducendo alcuni criteri di classificazione delle caratteristiche degli strumenti e degli stadi di una catena di misura.
Distingueremo le caratteristiche in statiche e dinamiche, intrinseche ed estrinseche, deterministiche e probabilistiche. Passeremo poi a introdurre le principali caratteristiche intrinseche di un sistema di misura in condizioni statiche.
Leggi tutto: Introduzione ai sistemi di misura - Terza parte
L'utilizzo di moltiplicatori di frequenza nelle configurazioni tradizionali di collaudo di sistemi a microonde richiede il ricorso a componenti supplementari, per non parlare della manualità necessaria per impostare correttamente la frequenza e, soprattutto, il livello di uscita desiderato.
Una più moderna procedura alternativa semplifica notevolmente la generazione di segnali ad altissima frequenza.
Leggi tutto: Generazione di segnali da 50 GHz a 110 GHz semplificata
A pochi passi dal casello di Agrate dell’autostrada A4, le linee di produzione di STMicroelectronics lavorano per produrre giorno e notte un numero impressionante di sensori inerziali microelettromeccanici (MEMS): ben 3 milioni di pezzi al giorno.
Avete letto bene, non è un errore di battitura e diventano approssimativamente 1 miliardo di sensori all’anno, equivalenti a circa il 50% del fabbisogno mondiale di questi ormai fondamentali componenti che combinano sullo stesso chip di silicio strutture meccaniche e circuiti elettronici.
Un qualunque wattmetro generalmente non ha problemi a misurare potenze dell’ordine dei 20 W e superiori.
Quando invece si vogliono eseguire misure accurate sui consumi energetici in stand-by, le potenze in gioco sono molto piccole e le difficoltà di misura aumentano notevolmente.