Il progresso nelle tecniche di generazione dei segnali favorisce la realizzazione di generatori di segnali universali di nuovo tipo, che sono capaci di raggiungere le prestazioni necessarie al collaudo e alla validazione di sistemi avanzati con modulazioni digitali senza imporre gli elevati costi tipici della strumentazione di fascia più elevata.
Vediamo come.
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Il generatore di frequenza di riferimento Agilent M9300A è un modulo in formato PXIe che genera segnali da 10 MHz e 100 MHz molto puliti che possono essere utilizzati per il collaudo e la caratterizzazione di sistemi e componenti a radiofrequenza ad alte prestazioni.
Lo strumento Agilent M9300A è stato progettato le applicazioni che richiedono un oscillatore locale a 100 MHz a bassissismo rumore di fase, come acceda frequentemente nel campo dei sistemi di collaudo per reti wirleless e per applicazioni aerospaziali e militari.
Fluke ha presentato la versione da 500 MHz del suo bene noto oscilloscopio portatile ScopeMeter, che si affianca alle precedenti versioni a 60, 100 e 200 MHz.
Il nuovo modello a due canali Scopemeter 190-502 ha una frequenza di campionamento massima di ben 5 Gs/s, che permette di visualizzare con grande risoluzione anche i segnali più veloci.
Il grande schermo tattile capacitivo da 12,1 pollici è la caratteristica più evidente della nuova gamma di oscilloscopi Agilent 4000 Serie X, ma non è certo l'unica che rende questa famiglia di strumenti un nuovo punto di riferimento nella sua fascia di mercato.
Si tratta di oscilloscopi molto flessibili e potenziabili anche successivamente all'acquisto per elevare la larghezza di banda massima o attivare diverse funzioni aggiuntive, come è ormai diventato consuetudine nella più recente produzione di oscilloscopi Agilent delle varie famiglie Serie X.
Agilent Technologies ha potenziato diversi pacchetti software applicativi per i suoi analizzatori di segnali Serie X, tra cui spiccano le funzionalità dedicate agli standard WLAN di ultima generazione 802.11ac.
Lo standard 802.11ac, che potenzia ulterioremente la capacità rispetto all'attuale 802.11n, permette di utilizzare canali a radiofrequenza con una larghezza di banda più ampia (fino a 160 MHz), supportanto configurazioni di trasmissione parallela MIMO con modulazioni ad alta densità fino allla 256-QAM per consentire velocità di punta sino a 1 Gb/s nella banda sotto i 6 GHz.